Bonus condizionatori

Continuano gli sconti sul clima

Importante: sono state prorogate le detrazioni fiscali del 65% per interventi di miglioramento energetico e le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie.

Cambia ora il tuo condizionatore

    Scegli quando essere contattato, ti chiamiamo noi!

    Ho letto e accetto la vostra Informativa sulla Privacy
    Scopri di più
    Bonus Condizionatori 2020 Sconto Immediato Quadrata

    65%

    Rimborso in 10 anni

    Tramite l’Agenzia delle Entrate

    110%

    Superbonus sospeso

    In caso di interventi di ristrutturazione

    100%

    Climatizzazione efficiente

    Installa nuovi condizionatori con gli incentivi

    Incentivi condizionatori: come funziona

    Il bonus condizionatori con sconto immediato ha garantito una detrazione fiscale del 50% o del 65% dell’importo sostenuto per acquistare e installare un impianto di climatizzazione domestica. Questo sconto sarà applicato anche nel 2023 per l’acquisto di condizionatori a pompa di calore e che permettono un risparmio energetico.

    È facile: puoi ottenere il bonus subito complando il modulo di contatto oppure puoi recarti in uno degli store Airen. Prima dell’acquisto ti diremo esattamente quanto puoi risparmiare con gli incentivi condizionatori.

    Bonus condizionatore: sconto immediato o detrazione in 10 anni?

    C’erano diverse modalità per usufruire degli incentivi fiscali messi a disposizione dei cittadini che intendono contribuire al miglioramento energetico della propria abitazione. Oggi lo sconto immediato con cessione del credito è sospeso, a seguito di modifiche alla normativa, mentre si può ancora accedere alle detrazioni fiscali in 10 anni. Ecco come usufruire degli incentivi condizionatori ancora in vigore.

    Sconto immediato al momento dell’acquisto: aggiornamenti

    Nel 2023 non è più possibile usufruire dello sconto immediato sul costo del climatizzatore e dell’installazione. Prima dell’aggiornamento della normativa nel 2023, poteva essere l’installatore, in questo caso Airen, ad avviare la procedura all’Agenzia delle Entrate per ottenere la detrazione fiscale condizionatori, applicando così uno sconto diretto sul prezzo d’acquisto del bene.

    Detrazione in 10 anni

    Nel 2023 è ancora possibile usufruire dei bonus fiscali previsti dallo Stato, e con Airen la scelta dei climatizzatori aumenta ulteriormente. In questo caso, sarà possibile avviare le pratiche per il rimborso anche autonomamente presso l’Agenzia delle Entrate, per avere diritto alla detrazione fiscale condizionatori. Il costo effettivo del condizionatore sarà pari al 35% del prezzo iniziale, e il rimborso in 10 anni del restante 65% arriverà successivamente alla prima dichiarazione dei redditi utile.

    Superbonus o Bonus casa 110%

    Si tratta in questo caso delle detrazioni fiscali riconosciute per i lavori di riqualificazione energetica delle abitazioni. Le regole e i lavori ammessi sono indicati nell’articolo 14 del DL n. 63/2013 e nell’ultima modifica effettuata dalla Legge di Bilancio. Nel 2023 l’erogazione del cosiddetto Superbonus 110% è stata sospesa per nuovi interventi, mentre il bonus rimane valido per lavori già avviati.

    Scrivi ad Airen Caldaie, ti aiuteremo a scegliere il bonus più adatto per il tuo condizionatore.

    Richiedi un sopralluogo

      Scegli quando essere contattato, ti chiamiamo noi!

      Ho letto e accetto la vostra Informativa sulla Privacy

      Detrazione condizionatori 2023 vs Detrazione condizionatori 2022

      Se ti stai chiedendo quali sono i cambiamenti rispetto all’anno scorso, devi sapere che il bonus condizionatori con sconto immediato messo a disposizione dal Governo è stato sospeso per il 2023. Il bonus condizionatori 2022 non è dunque più applicabile per il momento, perché sono state bloccate le procedure per la cessione del credito.

      La detrazione condizionatori, con cui si recupera fino al 65% del prezzo d’acquisto, è invece ancora in vigore. È possibile beneficiare degli incentivi fiscali inserendo la spesa nella dichiarazioni dei redditi, e il rimborso verrà erogato in 10 anni dall’Agenzia delle Entrate. La detrazione viene concessa a tutti coloro che hanno effettuato o effettueranno ristrutturazioni domestiche con interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. Nessun cambiamento dunque per l’anno in corso. Inoltre anche per il 2023 sarà possibile ottenere la detrazione condizionatori senza ristrutturazione.

      Detrazione condizionatore senza ristrutturazione: agenzia delle entrate

      1. È possibile portare in detrazione il condizionatore senza ristrutturare casa?
        La risposta è si. In questo caso è fondamentale far installare un nuovo impianto a pompa di calore ad alta efficienza energetica. Per ottenere la detrazione bisogna documentare le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione. Di seguito i criteri da tenere in considerazione per beneficiare degli incentivi:

        • Tipologia di condizionatore a risparmio energetico;
        • Indicazioni sull’acquisto del condizionatore, se è stato effettuato durante una ristrutturazione oppure no;
        • Modalità di pagamento.
      2. A quanto arriva la detrazione condizionatore senza ristrutturazione casa?
        Le percentuali di detrazioni sono principalmente due:

        • Detrazioni del 50% se il nuovo impianto di condizionamento è a pompa di calore e mira ad un alto risparmio energetico;
        • Detrazioni del 65% se il climatizzatore condizionatore con pompa di calore è ad alta efficienza;
      3. Quali sono i pagamenti ammessi dall’Agenzia delle entrate per ottenere la detrazione fiscale condizionatori senza ristrutturazione?
        I pagamenti dovranno essere tracciati, le ricevute dei pagamenti e le fatture d’acquisto dovranno essere conservate, inoltre serve ricordare che l’iva prevista per l’acquisto del climatizzatore è agevolata al 10%. Di seguito i metodi di pagamento consentiti:

        • Bonifico postale o bancario ordinario;
          Carte di credito o carte di debito;
        • Bonifico bancario parlante, in questo caso la causale dovrà essere la stessa usata per bonifici legati ai lavori di ristrutturazione ovvero partita iva e codice fiscale del beneficiario della detrazione, o codice fiscale del rivenditore presso cui è stato effettuata la spesa.